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PERCHÉ DIMAGRIRE VELOCEMENTE NON È IL GIUSTO APPROCCIO?

Eleonora Piccinetti

Aggiornamento: 2 nov 2021


Molti pazienti iniziano un percorso nutrizionale con la volontà di perdere peso nel più breve tempo possibile, noncuranti delle conseguenze che tale comportamento possa portare al proprio organismo.


Talvolta, l’idea di dimagrire ci piace così tanto da voler perdere peso a qualsiasi costo e in tempo zero, ma fermiamoci un attimo a riflettere: avete mai superato a pieni voti un esame difficile studiando tutto il libro il giorno prima? Al 99%, la risposta è no (99 perché ci sarà sempre l’odiatissimo 1% di quelli che ce l’hanno fatta!). Questo per dirvi che, quando si parla di obiettivi a lungo termine come possono essere la preparazione di un esame corposo o il raggiungimento della forma fisica desiderata, il tempo non deve essere trascurato anzi risulta fondamentale nel processo di trasformazione e consolidamento dei nostri obiettivi.


Quindi, perché dimagrire velocemente non è il giusto approccio, oltre che dal punto di vista concettuale, anche dal punto di vista fisiologico?


  • per dimagrire in fretta occorre seguire una dieta restrittiva, che risulta stressante sia per il corpo che per la mente. Per il corpo in quanto i nutrienti essenziali non vengono assunti nelle giuste quantità e ciò comporta un indebolimento generale del nostro organismo. Per la mente in quanto, nel medio-lungo termine, si creerà un forte desiderio verso tutto ciò di cui ci siamo privati in precedenza e l’esito della dieta sarà quasi sempre fallimentare .


  • mangiare poco vuol dire perdere non solo il tessuto adiposo ma anche la massa muscolare e ciò comporta, oltre ad un danno fisiologico, anche una diminuzione del metabolismo basale .


  • una dieta di tipo restrittivo favorisce la disidratazione dal momento che parte dell’acqua che va a coprire il fabbisogno idrico giornaliero deriva dagli alimenti che introduciamo


  • Un’eccessiva restrizione calorica può essere anche causa dell’innalzamento dei livelli di cortisolo nel sangue. Molto spesso il cortisolo alto è causa di mancato dimagrimento e arresto nella perdita di peso. Continuiamo di seguito vedendo insieme di che cosa si tratta e come far fronte a questa situazione.


Il cortisolo è un ormone rilasciato in risposta a stress e riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. Ha il ruolo di rendere disponibile l’energia, mobilizzando le scorte di zuccheri, proteine e grassi e, nel mentre, di ridurre le attività che contribuiscono al dispendio energetico (sintesi proteica, risposta immunitaria...). Aumenta in condizioni di stress ed è l’elemento chiave del meccanismo “lotta o fuggi”, essenziale per la sopravvivenza. In condizioni normali, ha un picco massimo al mattino (dopo il digiuno notturno, il nostro organismo ricava energia dalle riserve) e viene rilasciato in maniera rapida in risposta ad uno stimolo, rientrando successivamente nel range di normalità, una volta superato il pericolo.


Il problema sorge nel momento in cui i livelli di cortisolo diventano cronicamente elevati: questa condizione causa un'importante effetto catabolico, con riduzione progressiva della massa magra, aumento della massa grassa, glicemia costantemente elevata e aumento della ritenzione di liquidi. Se questa situazione si protrae per tempi molto lunghi si parla di: aumento del peso, maggior suscettibilità alla sindrome metabolica e al diabete di tipo 2.



Restrizione calorica eccessiva ed esercizio fisico intenso possono essere le cause dell’aumento della secrezione di cortisolo. In questo modo, anziché dimagrire come si vorrebbe, si assiste ad una situazione di stallo/aumento del peso e ad un incremento del rischio delle problematiche sopra citate.


Cosa fare dunque?

Ridurre il carico di stress derivante da stili di vita iper-rigidi e controllati: prendersi del tempo per se stessi, riposarsi (dare il giusto recupero tra un allenamento e l’altro) e mangiare in modo più equilibrato, aumentando la quota di carboidrati di buona qualità,


Ricordatevi sempre che perdita di peso e dimagrimento non sono la stessa cosa.


Spesso queste due parole sono usate come sinonimi ma, in realtà, c’è una sostanziale differenza.

Con perdita di peso si intende una diminuzione del peso corporeo e basta, senza distinzione riguardo la sua origine: può avvenire a seguito di una dieta drastica o di un digiuno e, in questo caso, riguarda la variazione di liquidi corporei, non del grasso. Se la dieta è molto restrittiva e non è supportata da un’attività fisica adeguata, si andranno ad intaccare anche i muscoli, con conseguente perdita di massa muscolare.

In sostanza, la perdita di peso indiscriminata non porta alcun beneficio reale per il nostro organismo: il fisico risulterà assottigliato ma anche svuotato e poco tonico.


Con dimagrimento si intende riduzione della massa grassa e, allo stesso tempo, mantenimento o aumento della massa magra. Si tratta di un processo lento, che mira al raggiungimento del peso forma in modo ottimale. Per ottenere un dimagrimento efficace bisogna seguire un’alimentazione sana, bilanciata e personalizzata e praticare con costanza attività fisica di qualità: questo permette di mantenere i risultati raggiunti a lungo nel tempo, a differenza della perdita di peso che tende ad essere recuperata velocemente.

Inoltre, strutturare la massa muscolare causa l’innalzamento del metabolismo basale, e questo si traduce in una maggiore libertà nelle scelte alimentari (attraverso la reintroduzione di alimenti che prima venivano limitati) senza la preoccupazione di dover ingrassare.


Per evitare gli errori del fai da te, e soprattutto allo stesso tempo raggiungere consapevolezza ed adottare uno stile di vita sano ed equilibrato, è bene rivolgersi a professionisti seri, mi raccomando!

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