Paradossale - vero - credere che, per DIMAGRIRE, il segreto sia quello di MANGIARE!
Spesso, se si pensa al dimagrimento, l’unica via possibile pare sia quella di ridurre drasticamente l’apporto energetico giornaliero attraverso approcci alimentari drastici, monotoni e poco educativi.
Nonostante la perdita di peso si basi principalmente su un gioco di disequilibrio tra ciò che si “introduce” attraverso il cibo e ciò che si “perde” attraverso i processi chimici e non cui il nostro corpo è sottoposto, è importante ricordare quanto questo sia una macchina perfetta, finemente regolata e capace di riadattarsi agli stimoli ricevuti.
“Meno mangio più la lancetta della bilancia scende!”
Vero -potremmo dire- se non specificando che ogni qualvolta si parli di “dimagrimento” non ci si riferisca prettamente alla riduzione del numero sulla bilancia bensì alla perdita di massa grassa (FM= Fat Mass) con variazione della composizione corporea a favore della massa magra (“FFM= Fat Free Mass” o comunemente muscolo)
Ancor più, preme specificare che per composizione corporea si intende l’insieme dei distretti e degli elementi che costituiscono il nostro organismo tra cui massa grassa, massa magra e fluidi corporei. Preservare nel tempo una percentuale elevata di massa magra equivale a consentire alle cellule la capacità di ossidare quantità di nutrienti elevate mantenendo il peso corporeo e apparire esteticamente “migliori” attraverso il raggiungimento di una silhouette longilinea e definita.
Al contrario, affidarsi a regimi alimentari stile “ tutto o niente”, in cui l’introito calorico risulta di gran lunga minore rispetto a quello raccomandato in un regime ipocalorico, può determinare un rilevante decremento del muscolo con ripercussioni serie sul metabolismo.
Studi scientifici hanno dimostrato quanto massa magra e muscolare vengano sacrificate durante periodi di forte deficit calorico, arrivando a subire una riduzione di circa il 5% del peso corporeo totale e una perdita di componenti fondamentali quali acqua e sali minerali, con conseguente favoreggiamento della demineralizzazione ossea e riacquisizione di peso corporeo nei periodi immediatamente successivi.
- “Tutto qui?” - vi chiederete;
Ebbene no! Gli effetti negativi si ripercuotono anche sul tasso metabolico a riposo (o BMR= Basal Metabolic Rate) e sui livelli di leptina (ormone prodotto dal tessuto adiposo che regola il senso di sazietà), determinando l’aumento del senso di fame e una capacità decrescente del nostro organismo di utilizzare energia per il mantenimento delle funzioni basali, alias: meno si mangia meno si dimagrisce!
Dove sta dunque il segreto per un calo ponderale in salute, che migliori la nostra composizione corporea preservando la massa magra e aumentando il metabolismo?
Facile: - “se vuoi DIMAGRIRE, devi MANGIARE!”
Approcci moderatamente ipocalorici e bilanciati -che tengano conto del fabbisogno energetico personale e della distribuzione di carboidrati, proteine e grassi-, una corretta idratazione ed uno stile di vita attivo, attraverso la pratica di un’attività sportiva\motoria costante sono, ad oggi, i soli escamotage che consentono di migliorarsi e mantenersi in salute.
Dimagrire mangiando si può, e si deve!
Dottoressa Chiara Mullace
Ho letto l articolo molto interessante…a proposito avrei una domand: i carboidrati la sera sono consigliati ogni tanto oppure no?mi capita di leggere tante opinioni discordanti in merito all argomento grazie mille ☺️